ANCHE GLI SCIACALLI IN AZIONE AD ARDESIO?

Come se non bastassero, fango, acqua e detriti, anche i ladri avrebbero tentato di rendere, ancor più difficile di quanto già fosse, la vita agli sfollati ad Ardesio. Una residente in via Piemonte racconta di avere sentito un allarme suonare la notte dopo il disastro e non sarebbe l’unica ad aver avvertito starane situazioni, come ad esempio chi veniva svegliata dall’abbaiare prolungato del suo cane. “Erano più o meno le 3,15. Abbaiava forte, come non l’avevo mai sentito prima”, ha raccontato una donna del posto che affacciata alla finestra nel tentativo di controllare cosa stesse succedendo, notava le sagome di due uomini che si aggiravano con delle torce in via Alpini, dove si trovano le case più colpite dal disastro.“Se fossero stati degli addetti ai lavori – sostiene – si sarebbero qualificati. Invece, appena si sono accorti di essere osservati, si sono dati alla fuga. Chiaro è che in considerazione all’orario, non si riescono a trovare molte spiegazioni plausibili. Del resto, le immagini della frana erano rimbalzate su tutti i media. Evidentemente informati che c’erano degli sfollati, forse speravano di trovare l’area incustodita. La mattina seguente, la 56enne dice di essersi recata personalmente in caserma dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Tant’è che l’area, conferma il sindaco Yvan Caccia, la notte è presidiata da una pattuglia di vigilanza della Mondialpol. Nel frattempo ad Ardesio si attende il bel tempo prima di riaprire la strada che dal capoluogo conduce alla frazioni di Cerete, Pizzoli e Staletti. Tra ieri e oggi, visto la pioggia, itecnici e geologi preferiscono capire come possa reagire il versante, coperto con teli per precauzione. Con il ritorno del bel tempo la strada sarà riaperta a fasce orarie definitive e sorvegliate con la Protezione civile.

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