ANCORA MORTI IN STRADA E IN MONTAGNA
Ancora morti sulle strade e in montagna. Ieri sera a Capriolo ha perso la vita un centauro del paese, questa mattina è spirato anche il 25enne ferito a Leno, mentre nella bergamasca, a Schilpario, dopo ore di ricerche è stato rinvenuto il corpo senza vita di un escursionista di Fidenza che non aveva fatto ritorno a casa. L'ennesimo incidente mortale è accaduto ieri sera attorno alle 22 a Capriolo lungo la provinciale 469 su un tratto di strada che collega Capriolo a Palazzolo dove già in passato si sono verificati gravi incidenti. Nello scontro fra un'auto e una moto ad avere la peggio è stato Gianbattista Brizio 62enne del paese. Toccherà ai carabinieri della locale stazione e a quelli dell'aliquota radiomobile ricostruire l'esatta dinamica del sinistro. Per ora si sa che lo scontro fra la moto dell'uomo e una Polo condotta da un 43enne residente a Pontoglio non ha lasciato scampo al motociclista che dopo l'impatto, talmente violento che l'auto ha preso fuoco, è rovinato a terra ed è morto sul colpo. Inutili i tentativi dei sanitari giunti in posto di strapparlo alla morte. Illesi fortunatamente il 43enne alla guida dell'auto e una ragazza, probabilmente la figlia, che viaggiava con lui. In posto oltre ai sanitari e ai carabinieri, anche i vigili del fuoco di Palazzolo per spegnere l'incendio che ha distrutto l'auto. Ha cessato di vivere questa mattina all'ospedale civile di Brescia dove era stato trasferito in condizioni critiche ieri sera, il 25enne ferito in uno scontro con una Passat attorno alle 20 di ieri sera sulla provinciale 668 all’altezza del distributore Q8. Dopo lo schianto con l'auto la moto del giovane si è spaccata a metà e lui è stato sbalzato a diversi metri di distanza. Le sue condizioni sono apparte subito gravissime. Purtroppo le cure dei sanitari non sono servite a salvargli la vita. La vittima è Merdita Erait di origini albanesi residente a Ghedi. E dopo i morti sulla strada si registra anche un'altra vittima della montagna: si sono concluse nel peggiore dei modi nel tardo pomeriggio di ieri la ricerche, partite martedì sera, di un escursionista 66enne originario di Fidenza che non aveva fatto ritorno a casa dopo un'escursione. E' stato ritrovato in una zona particolarmente impervia, nella Valle del Vò, in un canale lungo la strada che porta al rifugio Nani Tagliaferri. L'uomo è stato rintracciato grazie ai segnali emessi dal GPS dell'orologio che portava al polso. Per il recupero è stato necessario effettuare calate in corda doppia. Purtroppo per l'escursionista non c'è stato nulla da fare. Il ritrovamento è stato effettutato da una squadra mista di vigili del fuoco, membri del Soccorso alpino e della Guardia di finanza, mentre il recupero della salma è stato effettuato dai vigili del fuoco con l’elicottero dell'elinucleo di Malpensa. Un altro escursionista ha perso la vita per un malore sempre in Valle di Scalve al rietro nella zona del passo del Vivione al rientro da un'escursione.
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