ASSOLTA LA ERZEMBERGHER

Sono contenute in 24 pagine le motivazioni che hanno portato all’assoluzione di Silvana Erzembergher la 71enne che il 28 aprile dello scorso anno, uccise a colpi di pistola il vicino di casa Luigi Casati e ferì la moglie Monica Leoni, nel cortile sotto casa a Treviglio. L’anziana soffrirebbe di un disturbo delirante di tipo persecutorio. Una patologia psichiatrica che all’epoca dei fatti la rendeva “del tutto incapace di comprenfere il significato dei propri comportamenti e di agire in senso critico”, così come riportato nelle motivazioni. Come si è avuto modo di accertare, l’azione della Erzembergher è stata sempre accompagnata da peculiari espressioni di recriminazione come ad esempio: “sono tre anni che loro continuano”, “ce l’hanno con me”, convinzioni che si è accertato essere riconducibili a delirio psicotico. Uno stato mentale che la porta tutt’ora alla convinzione di una situazione persecutoria nei suoi confronti, fatti del tutto immaginari, come si è avuto modo di riscontrare dai consulenti nel corso dei colloqui con l’imputata. Una condizione la sua che la portava ad allucinazioni auditive, essendo che, anche in carcere, sentiva suonare il campanello della sua abitazione. Alcuni testimoni hanno detto agli inquirenti di aver udito la 71enne proferire frasi di recriminazione apparentemente sconclusionate e senza senso, indirizzate ai vicini della palazzina di via Brasside. Data la sua pericolosità sociale dovrà restare in una Rems (Residenza per l'esecuzione misure di sicurezza) per 5 anni. La sentenza della Corte d'Assise di Bergamo è arrivata dopo 30 minuti di camera di consiglio. Non è stata riconosciuta l'aggravante dei futili motivi.

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