ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI

Picchiava, minacciava, insultava la compagna, davanti anche ai figli, e anche quando la donna ha trovato il coraggio di interrompere la relazione, ha continuato a perseguitarla. Un uomo residente a Brescia è così finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti familiari, anche ai danni di minori, oltre che per uso di armi improprie. A mettere fine ad anni di violenza fisica, psichica, di minaccia, ingiurie ed offese, sono stati gli uomini della Polizia di Stato che hanno scortato la donna in Questura, dopo che la vittima era stata tamponata in auto dall’ex che voleva dissuaderla dall’andare a denunciarlo. Gli agenti hanno così portato al sicuro la donna e hanno ascoltato il suo racconto, attivando immediatamente il codice rosso e ricostruendo, attraverso le indagini coordinate dalla Sezione Reati contro la persona, in materia sessuale e fasce deboli,  una storia di violenza familiare durata cinque anni, iniziata tra le mure domestiche, consumata davanti ai figli minori, continuata anche dopo l’interruzione della relazione sentimentale. A Luglio in particolare l’uomo avrebbe obbligato la ex a salire in auto con lui per condurla in un appartamento dove l’avrebbe colpita con una sedia, rompendole il braccio. A seguito di questo episodio la donna si sarebbe diretta in Questura ma sarebbe stata raggiunta dall’ex compagno che avrebbe tamponato la sua autovettura, per costringerla a desistere dall’intento di denunciarlo, finché è sopraggiunto un equipaggio della Volante che ha scortato la vittima fino all’ufficio di polizia.

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