ALLARME VAL RABBIA: EVACUATO RINO DI SONICO

Una notte a dir poco movimentata per gli abitanti di Rino di Sonico che, dal 27 luglio del 2012 quando l’alluvione del torrente Rabbia causò ingenti danni al paese, in concomitanza dell’arrivo di forti temporali, hanno imparato a dormire con un occhio aperto. E così, quando intorno alle 2.30 di questo sabato notte in tutto l’abitato sono risuonate le sirene del sistema di allarme posizionato in Val Rabbia per allertare la popolazione di movimenti franosi sul versante e della caduta di materiale all’interno del corso d’acqua che potrebbe provocare nuove alluvioni, tutti i circa 60 residenti di Rino di Sonico si sono svegliati, hanno raccolto pochi oggetti personali e sono usciti prontamente dalle loro case, dirigendosi verso i punti di raccolta. In un’ora circa erano tutti fuori casa. A seguito del forte temporale di questo sabato notte, durante il quale secondo il pluviometro posizionato in Val Rabbia sono caduti 47 millimetri di acqua in meno di due ore e come conseguenza anche delle alte temperature dei giorni scorsi che hanno causato lo scioglimento del permafrost del ghiacciaio sotto il Baitone, una colata di massi molto grossi, pietre di grosse dimensioni, si è messa in movimento sull’asta della Val Gallinera, una delle due aste della Val Rabbia, facendo muovere le tre funi posizionate nelle stazioni di rilevamento e quindi facendo scattare i sensori e di conseguenza, le sirene. Gli abitanti di Rino, coordinati dalla protezione civile di Sonico con una quindicina di volontari coordinati dal presidente Pietro Gulberti, che li ha accolti nei punti di raccolta, sono stati ospitati questa domenica da parenti e amici a Sonico e a Garda, dove sono state messe a disposizione anche le scuole medie, in attesa di poter rientrare nelle proprie abitazioni.

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