MIGRANTI: COME MIGLIORARE L’ACCOGLIENZA
A Edolo presso l’ex Convitto del Bim gestito dalla Cooperativa Rosa Camuna sono ospitati circa 80 migranti. Tra loro anche donne e bambini, ma per la maggior parte sarebbero uomini soli, che non possono lavorare perché in perenne attesa dei permessi. Si tratta di persone che necessitano di imparare la lingua, di integrarsi, di imparare un mestiere, a cui quindi non basta offrire vitto e alloggio e i beni di prima necessità: bisogna dare loro una prospettiva di vita futura. Di conseguenza, non bastano le convenzioni siglate tra privati e cooperative e la Prefettura, per collocare i migranti nelle strutture disponibili, ma serve il coinvolgimento delle istituzioni che devono occuparsi dell’assistenza socio sanitaria, della sicurezza e che devono avere voce in capitolo. In particolare oggi l’amministrazione comunale di Edolo chiede che il numero di migranti ospitati nel paese possa diminuire, che venga privilegiato l’invio di nuclei familiari presso l’ex Convitto che ben si presta ad ospitare famiglie e che i migranti vengano distribuiti più equamente nei Comuni bresciani che si devono dimostrate altrettanto solidali. L’occasione per avanzare queste richieste alla politica, è stata la visita nei giorni scorsi di una delegazione di esponenti di Fratelli d’Italia che sta visitando i vari centri di accoglienza del Paese per verificare come migliorare le politiche in tema di accoglienza e gestione dei migranti sbloccando in primo luogo la burocrazia e accelerando le pratiche.
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