RIPRESE ALL'ALBA LE RICERCHE DI CLAUDIO
Sono continuate senza sosta anche per tutta la giornata di domenica le ricerche di Claudio Ongaro il 39enne di Clusone scomparso da giovedì 5 ottobre nella zona della Presolana dove stava facendo un’escursione. Dalle 7 del mattino e fino alle 18 di questa domenica sono stati all’opera diversi gruppi di Protezione civile con personale di terra e cinofili, il Soccorso alpino con i loro tecnici, i Vigili del fuoco (arrivati da Clusone, Bergamo e Brescia) con personale da terra, cinofili e i droni. La zona è stata perlustrata dall’alto dai droni del Soccorso Alpino e dei Vigili del fuoco, ma di Claudio, nessuna traccia. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 16,30 alle ricerche si è unito anche un elicottero dei Vigili del fuoco, il «Drago 153» di Malpensa. Le ricerche si sono concentrate su boschi, dirupi e versanti della Presolana, escludendo l’ipotesi di virare su altre zone vicine. Le celle telefoniche non hanno mai dato alcun risultato. Le ricerche sono proseguite anche questo lunedì, i tecnici si sono concentrati nelle zone più basse della Presolana, provando a scandagliare quei pochi punti che potevano essere rimasti nascosti nei giorni scorsi. Ciò che si conosce ad oggi sono la posizione dell’auto di Claudio (lasciata poco dopo la chiesetta della Madonna della Neve, punto di partenza del sentiero verso il rifugio Cassinelli) e la testimonianza di un cercatore di funghi, che ha riferito di aver parlato con lui e di aver percorso un tratto di strada insieme, proprio verso i Cassinelli. Claudio giovedì indossava una felpa grigia, dei pantaloncini scuri e scarponi marrone. Con sé aveva uno zaino azzurro e con ogni probabilità un caschetto da arrampicata, anche se non era solito affrontare salite alpinistiche. Tra le ipotesi avanzate c’è anche il possibile spostamento verso il monte Scanapà, che i Vigili del Fuoco hanno già perlustrato attraverso la ricerca dei segnali telefonici.
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