SENZA ESITO LE RICERCHE DI CLAUDIO

Scandagliati boschi e dirupi ma senza esito, di Claudio Ongaro. Il 39enne di Clusone scomparso da giovedì, nessuna traccia. L’uomo aveva raggiunto il Passo della Presolana per un’escursione, senza comunicare ai parenti la meta precisa. I famigliari, dopo il mancato rientro serale, avevano lanciato l’allarme. Un centinaio di uomini hanno scandagliato il territorio, nelle ultime ore. Sono diversi nuclei tutt’ora operativi. Si tratta della VI delegazione del Soccorso alpino, la Guardia di finanza, i Vigili del fuoco con numerose squadre specialiste (i cinofili, il nucleo speleologico e i tecnici con i droni), diversi gruppi di Protezione civile (tra cui il Corpo Volontari Presolana e il gruppo di Clusone), le squadre cinofile con i cani molecolari e quelli da ricerca dell’Ana di Fiorano e dell’Associazione nazionale Carabinieri. Dall’alto la zona è stata sorvolata dagli elicotteri di Areu e dei Vigili del fuoco. Sul posto anche Marco, il fratello minore di Claudio, la moglie Chiara e la mamma Antonietta. Claudio giovedì indossava una felpa grigia, dei pantaloncini scuri e scarponi marrone. Con sé aveva uno zaino azzurro e con ogni probabilità un caschetto da arrampicata, anche se non era solito affrontare salite alpinistiche. Si sarebbe incamminato lungo il sentiero che conduce al rifugio Carlo Medici ai Cassinelli, come raccontato da un raccoglitore di funghi che ha percorso, con lui, un tratto di strada. Tra le ipotesi avanzate anche il possibile spostamento verso il monte Scanapà. Inutile dire come queste siano ore di angoscia per i famigliari. La comunità delle Fiorine di Clusone, nella serata di sabato si è riunita in parrocchia per la recita del rosario.

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