SI CERCA L’IPHONE DI CLAUDIO

All’alba di oggi è apparso nella sua veste solita il piazzale parcheggio dell’albergo Neve al Passo della Presolana, dove dallo scorso giovedi è stato allestito il distaccamento della centrale operativa dei Vigili del fuoco di Bergamo e che ancora ieri ha visto impegnato personale giunto da Bergamo, Milano e Lecco, il nucleo Saf, gli operatori con i droni, e con loro squadre del Soccorso alpino, della Protezione civile del Cvp-Corpo volontari Presolana, quelle della città di Clusone e altre ancora, impegnate nelle ricerche di Claudio Ongaro, il 39enne residente alle Fiorine di Clusone del quale non si hanno più notizie, da ormai 6 giorni. Poco più avanti, a fianco della chiesetta del Passo, rimane transennata la sua auto, parcheggiata prima di intraprendere un’escursione lungo il sentiero che porta ai Cassinelli, dove, una persona ha testimoniato di averlo incontrato e aver percorso con lui un tratto in direzione del rifugio. Come già nella giornata di ieri anche oggi le ricerche si avvarranno della tecnologia Apple per rintracciare l’iphone dell’escursionista (anche se spento). Un territorio vasto quello battuto a più riprese, ma purtroppo di Claudio per ora non vi sono tracce. Ai famigliari e ai colleghi della Fonti Pineta aveva detto giovedì che sarebbe andato in Presolana, senza però entrare nei dettagli del suo percorso e con l’intento di rientrare nel pomeriggio. “Sono giorni difficili per i famigliari La preoccupazione è tanta”, ha commentato il fratello maggiore, don Diego, nuovo parroco di Pedrengo. “Sono ore complicate e sentiamo l’affetto di tante persone. A Clusone i nostri concittadini ci fanno sentire la loro vicinanza con profondo rispetto”.

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