MIGRANTI A CASTIONE, DUBBI SULL’AGIBILITÀ

I dubbi manifestati dall’amministrazione comunale di Castione della Presolana legati all’agibilità di Villa Jesus sono molti. Una condizione questa manifestata a più riprese dal primo cittadino Angelo Migliorati. Le condizioni degli impianti e la difformità della destinazione d’uso, sono le ragioni principali. La parrocchia delle Grazie di Bergamo, proprietaria del complesso, ha finora ribattuto colpo su colpo, e ora ci riprova. Venerdì sono stati depositati in Comune i documenti che dovrebbero comprovare la messa in regola. Una cosa che somiglia molto a una sanatoria, visto che va a regolarizzare una serie di difformità rilevate nell’edificio. In aggiunta è stata fatta segnalazione relativa agli interventi svolti. In una passata riunione presente il sindaco e il capufficio tecnico comunale, svoltasi, a quanto saputo, in forma cordiale, don Valentino Ottolini, Parroco della chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie, si era fatto accompagnare dal direttore della Caritas don Roberto Trussardi, da un avvocato, una commercialista, un tecnico e un urbanista. Era stato concordato che la richiesta di utilizzo di Villa Jesus, presentata dalla parrocchia e bocciata dal Comune, sarebbe stata ripresentata. Cosa che è avvenuta appunto venerdì, corredata dai pareri dell’avvocato e dell’urbanista, e dai resoconti dei lavori effettuati, come il rifacimento di bagni, cucine e caldaie. Più una convenzione firmata con un vicino con il quale c’erano problemi di rispetto delle distanze regolamentari. Ora non resta che attendere la risposta del Comune e di capire quanto versare per la regolarizzazione. A Villa Jesus era stata messa a contratto la presenza di 50 persone ma visto che la Prefettura ha il diritto di aumentarne il numero, il parroco ha ottenuto che venga rispettato il tetto massimo di 62. A gestire la struttura è la coop vercellese Versoprobo, già al centro di problemi per i centri di accoglienza di Romano e Taleggio.

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