DELITTO DI VIANA: PARLA IL COGNATO

Enrico Colombi, cognato di Matteo Lombardini, il 35enne che sabato sera, a Viana di Nembro, colto da un raptus, ha ucciso a coltellate il padre Giuseppe, pensionato di 72 anni, e ferito gravemente la madre Maria Angela Stella, 66, ora ricoverata all’ospedale Papa Giovanni in prognosi riservata, ma fortunatamente fuori pericolo, ha raccontato che Matteo quattro giorni prima della tragedia aveva chiesto aiuto in ospedale, dove gli sarebbes stato risposto di non avere posto. “Ora passerà per il carnefice”, ha ribadito il parente. Matteo, è un giovane descritto come timido, informato e appassionato di tecnologia, malato da alcuni anni avrebbe manifestato il suo disagio con una precedente aggressione al padre. Un disagio riconosciuto che lo aveva visto frequentare il Centro psico sociale di Nembro, anche se ultimamente si era affidato alle cure di uno psichiatra di Brescia. Giuseppe Lombardini era una persona conosciuta in paese, era stato presidente della casa di riposo Martino Zanchi di Alzano e catechista: una figura ben inserita nella comunità. Accertamenti sono incorso da parte degli inquirenti, non solo su quanto è accaduto in casa sabato, ma anche altri aspetti che potrebbero avere un peso nella vicenda. Nella giornata di martedi scorso Matteo avrebbe detto ai genitori di sentirsi poco bene, evidentemente negli anni sarebbe riuscito ad interpretare i segnali del disagio, tanto da chiedere di essere accompagnato al vicino nosocomio per il ricovero, purtroppo non avvenuto. Intanto oggi Matteo Lombardini, attualmente in carcere, è comparso davanti al gip per l’interrogatorio di convalida. Il sindaco di Nembro, Gianfranco Ravasio, residente a 200 metri di distanza dal condominio di via Rossini in cui sabato sera si è consumata la tragedia, non conosceva i Lombardini, ma ha garantito tutto l’appoggio del Comune alla famiglia. “La donna per fortuna è fuori pericolo, ha sottolineto il primo cittadino seriano e se avrà bisogno di qualcosa quando tornerà a casa le daremo tutto il nostro sostegno”. Elena Bonomi, vicesindaco del comune di Alzano Lombardo, in un post su Facebook scrive: “Ho visto il signor Giuseppe dopo parecchio tempo, proprio un paio di settimane fa, con il solto sorriso mi è venuto incontro, ci siamo salutati e scambiati i classici: come stai? Tutto bene? Mi rispose: “Qualche acciacco ma non lamentiamoci”.

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