RESTA IN CARCERE LA COLF DI ROSANNA ABER
Resta in carcere la giovane colf accusata della morte di Rosanna Aber. La donna sposata, con una figlia e residente a Scanzorosciate, ha scelto la linea difensiva concordata con l'avvocato Andrea Pezzotta, di non tentare la strada del tribunale del Riesame. Risulterebbero essere troppe e confuse le versioni raccontate dalla donna, date a vari interlocutori per spiegare dove fosse e cosa stesse facendo mentre la donna, 77enne, cadeva da una finestra del suo appartamento al quarto piano in via Einstein a Colognola.I fatti ci riportano al 22 aprile 2022 e subito i parenti non credettero al suicidio, arrivando a sporgere denuncia nei confronti della colf, poi arrestata a novembre, L’'accusa per lei è di omicidio. Le forze dell’ordine hanno la convinzione che la 77enne non si sia tolta la vita, ne che sia caduta accidentalmente, il davanzale infatti è troppo alto per scivolare: 93 centimetri, con la vittima alta 1 metro e 51. A pesare sulla decisione della gip di arrestarla con l'accusa di omicidio ci sono le tante e varie dichiarazioni rilasciate nei momenti successivi alla morte dell'anziana. Principali testimoni i primi soccorritori ai quali la donna avrebbe fornito versioni contraddittorie. A carico dell’accusata anche i debiti di migliaia di euro con parenti e amici contratti per ludopatia. Sarebbe confermato infatti il prelievo di 2000 euro dal bancomat dell’anziana, tanto che la vittima, dopo aver visionato l’estratto conto avrebbe chiesto spiegazioni alla filiale, capendo che qualcuno doveva aver effettuato dei prelievi a sua insaputa.
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