SOPRALLUOGO IN VIA VIGNE
Poteva andare molto peggio. In seguito al sopralluogo di questo sabato mattina a Piancogno del Comune e della Comunità Montana per capire da dove si sono staccati i grossi massi che la notte precedente hanno distrutto un’abitazione, via Vigne in più punti, provocando frane e mettendo in pericolo diverse case, è parso chiaro che sarebbe potuto andare peggio: gli enormi massi, nella loro caduta inarrestabile, per via della pendenza, che non si sono sgretolati per via della consistenza della roccia e che hanno superato e divelto le reti paramassi poste a protezione delle case e della strada, avrebbero potuto colpire altre case nella notte, cogliendo i residenti nel sonno. Per fortuna, nessuno si trovava all’interno della casa distrutta dalla frana e un altro grosso masso caduto alla piana di Gobbia si è fermato a pochi metri dalle case abitate. I massi si sono staccati dalla falesia a monte, la prima falesia che si incontra lungo il sentiero che va al Predulì. Uno sperone di roccia si è staccata ed è precipitato a valle, circa 100 metri cubi di roccia là dove c’era anche una via di arrampicata tanto che su uno dei massi franati si nota uno dei gangi usati per arrampicare. Un fenomeno, il distacco, a parere degli esperti del tutto imprevedibile ed incontenibile con le reti paramassi. Chiusa la strada, evacuati i nove residenti della zona a rischio, verificato che nessuno è rimasto ferito, allestito il presidio di sorveglianza della protezione civile dalla mattina alla sera, per l’amministrazione comunale la priorità è risolvere al più presto la situazione. La Regione per ora ha attivato due somme urgenze da 200 mila euro, per svolgere i primi interventi di disgaggio del materiale instabile, per rimuovere i tanti massi presenti ancora lungo la frana e mettere in sicurezza la zona, quindi riparare la strada nei punti in cui i massi hanno provocato crateri e cedimenti. Questo permetterà ai residenti di rientrare nelle loro abitazioni, ma per la messa in sicurezza di Via Vigne però serviranno altre risorse e servirà più tempo.
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