FRANE, ALLAGAMENTI E ESONDAZIONI
In 24 ore in media Valle Camonica sono scesi 150 millimetri di pioggia e la perturbazione ha portato acqua fino ai 1500 metri dove si è sommata alla neve in quota, amplificando i danni. In attesa del miglioramento delle condizioni meteorologiche previsto per le prossime ore, per i Comuni, la Comunità Montana e i cittadini, è tempo di contare i danni. Una colata di fango nella notte tra venerdì e sabato ha invaso anche località Racol a Pescarzo di Capo di Ponte, mentre il centro storico ha dovuto fare i conti con grandi quantità di acqua e detriti che dalle vallette hanno invaso le strade e le case. Il sindaco Andrea Ghetti intervenuto con la protezione civile e i vigili del fuoco, al lavoro con i cittadini per ripulire il paese da acqua e detriti, ha emesso due ordinanze di sgombero di due cascine al momento non abitate. Allagamenti si sono registrati anche nella zona industriale di Forno d’Allione, a causa del materiale scaricato dalle vallette a monte e una frana in prossimità di un Bad & Breakfast ha invaso la strada ciclabile che porta alla struttura e anche la ferrovia sottostante che è rimasta danneggiata. Sul posto oltre al sindaco Giambattista Bernardi, anche la Comunità Montana con Giambattista Sangalli, ai vigili del fuoco e alla protezione civile, sul posto sono giunti anche i tecnici di Trenord per valutare i danni alla linea ferroviaria già chiusa in quel tratto. Sono molte le valli che sono esondate e molte le segnalazioni giunte dai cittadini in vari punti del Comune di Berzo Demo, ma per fortuna i lavori svolti con la comunità montana negli anni scorsi nelle valli laterali, hanno scongiurato disagi maggiori. Anche la SS42 nella galleria Berzo è stata invasa dall’acqua e il traffico è stato deviato verso Sellero. A Breno,sul confine con Losine, una stalla è stata invasa da acqua e fango dopo che una valle del Lopol, al confine tra Breno e Losine, ha scaricato materiale che ha invaso la stalla che ospita 200 capi messi in salvo dal proprietario con l’aiuto dei vigili del fuoco mentre il comune è intervenuto con la protezione civile per deviare il corso dell’acqua. Di nuovo interessata da frane, la Sp6 a Cevo dove sono cadute cinque frane nell’arco di un paio di chilometri Per fortuna nessun automobilista è rimasto coinvolto e la strada è stata chiusa. La provincia di Brescia è intervenuta alla tre della notte tra venerdì e sabato per iniziare i lavori di ripristino. Anche la strada che porta a Puzzolo è interrotta per due frane e anche quella che porta a Musna. La SP88 a Paspardo inoltre, dove il 3 novembre si era riversata una grossa frana, è stata chiusa per rimuovere altri detriti caduti nelle scorse ore, e poi riaperta a senso unico alternato, in seguito all’intervento della Provincia. Dissesti anche in Gaver dove nella notte tra venerdì e sabato è fuoriuscita la Valle delle Colombine, a fianco del ristorante, e il ristoratore è dovuto intervenire con un escavatore per proteggere l’edificio dall’acqua; una grana è caduta anche sulla strada della Valpaghera di Vezza d’Oglio e ha interrotto la via verso i rifugi. Numerose frane anche a Saviore, a Fabrezza, Plot Campana, sulla strada di collegamento Valle Ponte e anche il fiume Poja è esondato in alcuni punti. Una ventina gli interventi dei vigili del fuoco nella notte e diverse squadre stanno ancora operando sul territorio della Valle Camonica l’attenzione resta alta per l’allerta meteo arancione emanata per il finesettimana. A preoccupare è la piena del fiume Oglio, paragonabile a quella di inizio novembre, con esondazioni in alcuni punti nella ciclabile ed erosione delle sponde.
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