18 anni di carcere per l’omicidio Aber
Nel pomeriggio di martedi 21 gennaio, sono servite un paio d’ore di camera di consiglio, alla Corte d’Assise presieduta della presidente Patrizia Ingrascì, per sentenziare la condanna di Krystyna Mykhalchuk a 18 anni di carcere, per aver ucciso Rosanna Aber, spinta dalla finestra al quarto piano della palazzina di via Einstein, a Colognola. La 27enne ucraina, residente a Scanzorosciate con il marito e una figlia, lavorava come colf in casa della 77enne scomparsa, rimasta vedova da alcuni mesi. Erano le 13.30 del 22 aprile 2022, quando l’anziana precipitò sull’asfalto. Inizialmente sembrava una disgrazia, ma dalle indagini svolte dalla Squadra mobile, i pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà, si convincevano che la 77enne fu spinta dalla finestra dopo aver sospettato che fosse stata la ragazza a prelevarle il denaro allo sportello bancomat. La colf, condannata a 3 anni per furto di denaro, aveva confessato raccontando in aula i suoi problemi di ludopatia, una volta espiata la condanna, sarà espulsa dall'Italia. Al figlio e alla figlia di Aber andrà una provvisionale immediatamente esecutiva di 100 mila euro a testa, oltre al risarcimento da stabilire in sede civile. I difensori Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta hanno già annunciato che, una volta depositate le motivazioni, faranno sicuramente appello. Per loro infatti sussistevano diversi dubbi rispetto alla colpevolezza della loro assistita, che aveva ammesso di aver effettuato tre prelievi con il bancomat della Aber, rubandole così 2mila euro a causa della sua ludopatia, ma si era sempre dichiarata innocente rispetto alla morte dell’anziana.
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