GIALLO DI COLOGNOLA, LA COLF AI DOMICILIARI

Si trovava in cella dal 15 novembre scorso con l’accusa di aver fatto precipitare Rosanna Aber, la 77 anne pensionata che assisteva nei lavori domestici, dalla finestra della camera da letto al quarto piano della palazzina di via Einstein 1 a Colognola in cui abitava. Ma mercoledi 10 gennaio, per la colf ucraina 25enne, il gip Alessia Solombrino disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, nell’abitazione di Scanzorosciate dove vive col marito e la figlia di 5 anni, perché risultata essere in stato di gravidanza. La decisione del brutale gesto sarebbe maturata, almeno questo è quanto contestato, dopo che la pensionata scoprì un ammanco di denaro, derivato da alcuni prelievi, pari a 2.000 euro, effettuati utilizzando la carta di credito della vittima. Sempre stando all’accusa, l’ucraina, ludopatica, avrebbe sperperato il denaro giocando alle slot machine e acquistando gratta e vinci. Durante l’interrogatorio di garanzia si era difesa dicendo: “io non ho ucciso nessuno”. Giorni fa, veniva sottoposta, dal personale della casa circondariale di via Gleno a Bergamo, ad un test di gravidanza, risultato positivo. Avvisato l’avvocato Andrea Pezzotta suo legale, provvedeva ad informare il pm, il quale una volta depositata al gip la richiesta per gli arresti domiciliari, consentiva alla giovane di affrontare la gravidanza senza le difficoltà che la detenzione carceraria avrebbe comportato, procedendo alla scarcerazione.

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