“DITEMI LADRA MA NON ASSASSINA!”

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Era il 22 aprile 2022, alle 13.30, quando Rosanna Aber perdeva la vita dopo essere precipitata dalla finestra del suo appartamento a Colognola. Sul banco degli imputati Krystyna Mykhalchuk la 26enne domestica ucraina, accusata di essere stata lei a spingere l’anziana nel vuoto. La tragedia era avvenuta lo stesso giorno in cui la vittima aveva scoperto i tre prelievi, per un ammontare di 2 mila euro fatti dalla colf con il bancomat della Aber. “Ho prelevato quei soldi senza consenso”, ha confessato la domestica assistita dai suoi legali Andrea Pezzotta ed Enrico Pelillo. “L’ho fatto perché giocavo alle slot e avevo vergogna a dire al mio compagno che avevo perso denaro”. “Potete dirmi che sono una ladra, ma non un’assassina”, ha commentato più volte, anche tra le lacrime la donna, che descrive gli attimi precedenti al dramma. “Andai in camera sua, alzai la tapparella e aprii la finestra per fare entrare aria. La signora mi disse però che lì avrebbe fatto lei. Presi i tappetini del corridoio e andai a sbatterli sul balcone della cucina. Rientrai e, mentre bevevo un bicchiere d’acqua, sentii un urlo pazzesco, non capii cos’era. Controllai poi nelle varie stanze prima di affacciarmi e vedere il corpo a terra con un ragazzo e una ragazza vicini”. I pm hanno affrontato anche il tema delle ricerche in Internet, tra le quali: “quanti anni per per omicidio in Italia?”, fatte prima di sapere di essere indagata. la Corte ha rigettato la richiesta della difesa di una perizia fatta sul luogo per ricostruire la dinamica della caduta. Si va quindi al 26 novembre prossimo per le conclusioni e al 21 gennaio per la sentenza.

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