BANDA DI LADRI FORZA POSTI DI BLOCCO E SCAPPA

Sono in corso le indagini per risalire ai due membri della banda sfuggiti lunedì sera all’inseguimento dei carabinieri di Lovere. Gli altri due membri della banda sono stati invece stati arrestati dopo e devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e tentato furto.  Tutto è successo lunedì sera quando quattro uomini a bordo di un’auto di grossa cilindrata, si sono dati alla fuga dopo aver tentato un furto a Clusane. Un uomo ha notato i ladri sul suo balcone, ha dato l’allarme mettendoli in fuga ed è riuscito a comunicare ai carabinieri la targa dell’auto sulla quale sono fuggiti. I militari hanno allertato i colleghi del Sebino e un posto di blocco è stato allestito lungo il loro percorso, a Tavernola. L’auto non si è fermata all’alt e ha sfrecciato lungo la litoranea del Sebino e così i militari di Lovere, allertati, hanno disposto un altro posto di blocco a Riva di Solto, all’imbocco del paese. Qui l’auto si è trovata dietro ad una Fiat 500 condotta da una 30enne del paese e per sfuggire al posto di blocco, l’ha tamponata ma poi è finita contro il muro di una recinzione di un’attività commerciale. I quattro uomini si sono dati così alla fuga a piedi, due sono scappati in direzione del camping, i due che invece si sono diretti verso la litoranea 469 sono stati invece inseguiti dai carabinieri e sono stati raggiunti e fermati. Addosso avevano ancora il passamontagna, un cacciavite e la radiolina usata per comunicare con gli altri membri della banda. L’auto, una Golf Gti, è risultata rubata tre mesi prima a Treviglio, la targa contraffatta e a bordo è stata trovata un’ascia e diversi attrezzi per lo scasso tra cui trapani e flessibili. I due uomini, albanesi, 33enni, senza fissa dimora e da poco in Italia, devono rispondere di  di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e tentato furto. La donna alla guida della Fiat 500 è stata portata in ospedale per accertamenti ed è stata dimessa con una prognosi di sette giorni.

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