SANZIONI PER REATI DI UCCELLAGIONE
“Un grave danno d’immagine verso l’attività venatoria svolta da persone che non sono cacciatori, ma semplicemente bracconieri. Erroneamente e sovente si lega l’atto di bracconaggio alla caccia, ma non è esattamente la stessa cosa”. Non usa mezzi termini il Presidente provinciale orobico di Federcaccia Michele Bornaghi, dopo i vari episodi denunciati dalla Polizia provinciale, in particolare per quanto riguarda l’uccellaggione, ovvero la cattura di piccoli uccelli con l’uso di reti o trappole. Continua senza, sosta nella stagione venatoria, l’attività della Polizia provinciale con particolare riguardo alla tutela fauna selvatica e prevenzione del bracconaggio. Sono numerosi gli illeciti sanzionati nelle ultime settimane. A Solto Collina gli agenti della Polizia provinciale hanno individuato un operaio addetto alla manutenzione di un fondo che ha posizionato ben 20 trappole a scatto per la cattura di piccoli uccelletti, come i due pettirossi rimastii intrappolati. A Gandosso, sono stati trovati alcuni uccelletti, congelati e spiumati per essere consumati, nel freezer di una persona che aveva esposto sul terrazzo della propria abitazione due gabbie trappola e sette uccelli da richiamo. A Costa Volpino, in un terreno recintato e adibito a coltivazioni orticole, scovato un impianto abusivo per la cattura di piccola avifauna migratoria, costituito da una rete verticale a tramaglio e da diverse trappole a scatto. Grazie alla collaborazione con il Corpo intercomunale di Polizia locale Alto Sebino, è stato identificato il responsabile, si tratta di un cittadino residente a Pisogne. I controlli sulla caccia hanno portato anche denunce per l'omessa custodia di fucili e per l'uso di mezzi vietati, solitamente usati per richiamare l’avifauna. Tra tutti viene segnalato il caso di Foresto Sparso. Qui gli Agenti provinciali hanno sequestrato anche tre fucili semiautomatici senza la limitazione prevista a soli due colpi, quindi mezzi vietati. I controlli hanno portato altresì alla denuncia di un cittadino di Grumello del Monte per omessa custodia del fucile, lasciato incustodito in un capanno nelle adiacenze della propria abitazione. Altre infrazioni sono stata comminate in particolare per il mancato rispetto delle distanze da immobili o abitazioni ai fini della tutela della pubblica sicurezza. I responsabili sono stati indagati e deferiti all’autorità giudiziaria per i relativi reati. Si ricorda che per violazioni alla legge sull’uccellagione è prevista la sospensione della licenza di caccia per 10 anni con il sequestro immediato di quanto catturato e dei mezzi utilizzati. In alcuni casi è stato applicato il reato di maltrattamento degli animali con sanzioni previste da 5 a 30 mila euro.
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