UCCIDE LA MADRE E INSCENA UNA RAPINA

Dodici ore di interrogatorio e alla fine è crollato. All’alba di questo giovedì mattina il figlio della 78enne trovata morta in casa questo mercoledì mattina a Puegnago del Garda, ha confessato. Avrebbe ucciso la madre perché non sopportava più la convivenza, e poi avrebbe inscenato una rapina per depistare le indagini. Messo sotto torchio dagli inquirenti, dopo oltre 12 ore di interrogatorio nella Caserma dei Carabinieri di Salò e altre indagini al Comando provinciale dei carabinieri di Brescia, all’alba di questo giovedì Mauro Pedrotti ha confessato di aver ucciso la madre Santina Delai. Il movente sarebbe una difficile convivenza: i due vivevano vicini.  A nulla sono valsi i tentativi del 54enne di depistare le indagini. L’uomo infatti, operaio in un’azienda di lavori stradali di Manerba, questo mercoledì mattina, dopo aver chiamato i soccorsi al rinvenimento del corpo senza vita della donna, strangolata con uno straccio, ha inscenato una rapina tanto che da subito era trapelata la notizia di una rapina finita in tragedia. Ma gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Ines Bellesi si sono insospettiti subito, troppe le incongruenze, e hanno messo sotto torchio il figlio della vittima che aveva detto di essere uscito di casa per andare al lavoro, senza sospettare nulla di strano anche se una vicina lo aveva avvisato di aver sentito dei rumori provenire dalla casa di sua madre. L’uomo aveva raccontato di non aver dato peso a quelle parole, ma di aver fatto poi, al rientro dal lavoro, la drammatica scoperta. Mauro Pedrotti, assistito dall’avvocato Giovanni Brunelli, è stato trasferito in carcere a Brescia. Si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario premeditato.

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