FESTA A DARFO DEI PATRONI FAUSTINO E GIOVITA

Le celebrazione della festa patronale dei Santi Faustino e Giovita a Darfo è da sempre molto sentita dalla comunità parrocchiale del nucleo storico della città, la cui chiesa prisale al 1.400, con l'arrivo delle reliquie dei due santi martiri bresciani. La loro leggenda li vuole fratelli, giovani militari convertiti al cristianesimo, forse ad opera del vescovo Apollonio. Sarebbero nati a Sarezzo, rispettivamente, nel 90 e nel 96 d.C.; Faustino sarebbe poi divenuto sacerdote, Giovita, invece, diacono: entrambi sarebbero stati tra i primi evangelizzatori del Bresciano e avrebbero compiuto miracoli. La chiesa a loro intitolata a Darfo conserva importanti affreschi agiografici, opera del bresciano Giuseppe Teosa, che ripercorrono la storia del loro martirio. Sottoposti a varie torture, sarebbero sopravvissuti miracolosamente e deportati in altre città: Milano, Roma, Napoli. Ricondotti a Brescia, vi sarebbero stati martirizzati il 15 febbraio del 146. La devozione per Faustino e Giovita riceve nei secoli nuovo impulso grazie ad un evento prodigioso, testimoniato da più fonti, che si sarebbe verificato il 13 dicembre 1438: durante un assedio delle truppe milanesi, i soldati bresciani avrebbero avuto al loro fianco proprio Faustino e Giovita che, «coperti d'armi d'oro, con aspetto minaccioso e quasi divino», avrebbero respinto le cannonate nemiche a mani nude, terrorizzando gli avversari e salvando la città.

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