SABATO LA VIA LUCIS A BIENNO
Un percorso devozionale che prevede sette stazioni di colore e spettacolo per rappresentare diverse fasi della vita e del pensiero di Santa Geltrude Comensoli. Così si articolerà per le vie di Bienno sabato 17 febbraio, la Via Lucis che giunge alla 13esima edizione. Per la prima volta la regia è affidata a Pierr Nosari. La scenografia è a cura di Stefano Mendini, la direzione artistica di Cinzia Bontempi e Tino Bellicini ma i protagonisti saranno i cittadini e le associazioni: dagli Amici di Caterina, Arti e Mestieri, alla scuola di Danza La Maison, al Coro gruppo Armonie, Le Orège de Hoi, al liceo Musicale Gogli, agli studenti e le scuole del paese, accanto ad attori come l’attrice Jessica Sedda nei panni di Caterina Comensoli, ballerini, cantanti e musicisti. Ognuno, comprese le Suore Sacramentine, la banda, l’associazione campolungo, gli alpini, il Panio dei Cantù, avrà un ruolo nel ricordare la Santa. Le piazze e le vie del borgo saranno illuminate solo da lumini e alle 20.00 da Piazza Benvenuto Mendini, partirà il percorso verso le sette stazioni collegate da sette vie e postazioni che coloreranno la Via Lucis della luce e dei colori dell’arcobaleno, simbolo di pace, tappe di un percorso personale ascensionale di Caterina Comensoli bambina, donna, poi Suora e infine Santa. La Via Lucis, promossa e sostenuta da Comune, Parrocchia, Bienno Turismo e Bienno Borgo Artisti 2.0, tiene in vita la devozione popolare nei confronti di una biennese, nata a Bienno il 18 gennaio nel 1847, cresciuta a Bienno in una famiglia di dieci fratelli e sorelle della quale sopravvissero solo tre femmine, figlia di un fucinaro e di una sarta, fondatrice dell’Istituto delle Suore Sacramentine con sede a Bergamo e attive in asili, scuole, oratori e convitti nel mondo, morta a Bergamo il 18 febbraio del 1903 e fatta Santa dopo la miracolosa guarigione, avvenuta in seguito alle preghiere degli abitanti di Agnosine rivolte alla Beata Gletrude, di un bambino, che frequentava la scuola diretta della suore Sacramentine e che fu colpito da una grave forma di meningite.
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