UN CAMPIONATO ALLA GRANDE

Ci sono occasioni in cui un punto segna la differenza tra un successo e una sconfitta, tra esultare e stare solamente a guardare. Non è questo il caso, perché lo 0-0 che il Darfo si è preso nel suo Comunale contro i big della Pro Patria è qualcosa di più di un semplice pareggio. Poco importa se virtualmente il titolo d’inverno è finito ai diretti avversari, perché un solo punto di distanza non può cancellare un girone di andata vissuto a cento all’ora, dove le aspirazioni salvezza si sono trasformate nel sogno, più o meno nascosto, chiamato Lega Pro. Davanti ai propri tifosi i neroverdi non hanno deluso neanche stavolta e, in una partita dominata da tattica e agonismo, hanno risposto colpo su colpo alla squadra allenata dall’ex Brescia Javorcic. Mister Del Prato per l’occasione ha infatti schierato il più collaudato dei 4-3-3, quello del tridente Nibali-Spampatti-Galelli. La gara, dobbiamo dirlo, non è delle più emozionanti, poche le occasioni da una parte e dall’altra. Quella più clamorosa capita tuttavia al Darfo, che al 12’ si divora quello che poteva essere il gol-partita: Lucenti va via sul fondo e dalla destra mette il pallone al centro, Mangano ci mette una pezza sulla volèe di Galelli, ma la sfera resta lì, dove a porta vuota Nibali spreca malamente il tap-in del sorpasso. Sarà la chance più netta di un match dove a prevalere sono le marcature asfissianti e un gioco piuttosto imbrigliato, dove nemmeno a Mario Santana, ex Fiorentina e Napoli, riescono i numeri da fuoriclasse. Al 18’ il Darfo si prende, però, un bello spavento: Lenoci, lanciato in profondità, viene steso in area da Nicholas Filippi. Il direttore di gara indica il dischetto, ma l’intervento del guardalinee in extremis ferma tutto per un fuorigioco in avvio di azione. I neroverdi tirano un sospiro di sollievo, ma otto minuti più tardi vengono salvati da un doppio intervento di Petrisor, che prima salva in uscita su Colombo e poi si ripete allungandosi sulla conclusione di Galli. Al 43’ è, invece, provvidenziale la marcatura di Bakayoko su Santana, che costringe il numero 11 a schiacciare il colpo di testa. Poco prima dell’intervallo altra chance per i biancoblu che vanno vicini al gol con Colombo: sponda di Galli e tiro in corsa del n. 8 che, però, spara alto sopra la traversa. Al rientro dagli spogliatoi, la partita si fa ancor più tattica: gli ospiti alzano la difesa e pressano i neroverdi, che a loro volta si affidano a degli inconcludenti lanci lunghi. L’arbitraggio all’inglese favorisce le ripartenze da una parte e dall’altra, ma le due squadre non si fanno male. La Pro Patria mette paura anche nella ripresa: al 26’ un cross velenoso del solito Colombo per poco non sorprende Petrisor, costretto a salvare sulla linea, mentre pochi minuti più tardi una punizione di Lenoci da posizione invitante si infrange sulla barriera. Nient’altro da raccontare: la partita si chiude così, 0-0. Il Darfo ferma la Pro Patria mantenendo l’imbattibilità casalinga, si conferma seconda miglior difesa del girone e porta a 71 il computo dei punti realizzati in quest’annata straordinaria. Titolo d’inverno o no, resta solo da incorniciare un 2017 da favola, un traguardo raggiunto grazie alla forza e alla tenacia del gruppo: perché la classe, anche quella operaia, non è acqua.

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