6 INDAGATE PER MALTRATTAMENTI IN RSA

Pesante l’accusa della Procura di Bergamo nei confronti di quattro Operatrici socio-sanitarie e due responsabili della Rsa “Bramante” di Pontida. Ospiti maltrattati e picchiati, questo quanto notificato nella giornata di martedi dai carabinieri della Stazione di Cisano Bergamasco e della Compagnia di Zogno. Una Oss è stata posta agli arresti domiciliari e altre due denunciate a piede libero. Un gran numero di militari, compresi i colleghi del Nas di Brescia, hanno portato a compimento il blitz in via Gambirago. Si è proceduto anche alla verifica della somministrazione dei pasti, sui medicinali e sull’igiene. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Fabio Magnolo, erano iniziate un anno fa. Il tutto era nato, nel marzo del 2023, a seguito di diverse segnalazioni giunte alla Stazione di Cisano Bergamasco da parte di alcuni parenti degli utenti. In tutti questi mesi i militari hanno condotto un minuzioso e silenzioso lavoro per raccogliere prove, anche attraverso intercettazioni e l’installazione di telecamere nascoste. I filmati girati sarebbero risultati inequivocabili e avrebbero permesso di raccogliere elementi attestanti i maltrattamenti subìti dagli anziani. Nel corso delle operazioni di ieri sono stati sequestrati anche sette cellulari e due computer. La società facente capo al Gruppo “La Villa”, afferente all’Rsa, ha comunicato di aver preso atto delle indagini nei confronti di taluni Operatori socio-sanitari della Rsa e che fornirà alla magistratura inquirente tutta la collaborazione necessaria per la corretta ricostruzione dei fatti. “La società tiene tuttavia a precisare come, da sempre, all’interno della Rsa “Bramante” come in tutte le altre strutture gestite dal gruppo, la tutela della salute e del benessere degli ospiti abbia costituito e continui a costituire la priorità assoluta. Per questo motivo, la società rigetta con forza ogni illazione circa eventuali tacite tolleranze di comportamenti illeciti da parte dei propri responsabili”.

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