FORMAZIONE IN VALANGA

Il pericolo valanghe è in agguato. Dopo le forti precipitazioni delle scorse settimane e l'innalzamento delle temperature il grado di pericolosità in queste ore varia fra il 2 moderato e il 3 marcato. In quota potrebbero generarsi valanghe di medie dimensioni, alle quote più basse la neve umida di superficie potrebbe dar luogo a distacchi spontanei nelle ore più calde. Quindi è necessario in questi giorni frequentare la montagna con la massima attenzione. Lo chiedono anche gli esperti del Soccorso Alpino, i primi ad intervenire in caso di emergenza che tra l'altro nell'ultima settimana hanno dato vita ad un corso intensivo, sulle montagne di casa nostra, fra il Tonale e il Paradiso per aspiranti conduttori di cani da ricerca in valanga arrivati da tutta Italia e per aspiranti nuovi tecnici. Una settimana intensa che si è conclusa con una maxi esercitazione sabato a 2600 metri di quota dove è stato simulato un evento valanghivo, mentre sull'altro versante erano in corso le selezioni per le nuove leve del soccorso alpino. Pur essendo volontari i membri di questo corpo devono essere altamente specializzati. Quando si soccorrono le persone su scenari di montagna non ci si può improvvisare soprattutto in caso di distacchi nevosi. Ora le unità cinofile, come le nuove leve dei volontari, dovranno dimostrare sul campo il lavoro valore, passando dalla teoria alla pratica. Il soccorso alpino lombardo conta circa mille volontari, ma non bastano mai. Una trentina di tecnici specializzati sono destinati all'elisoccorso e questo è forse al momento il comparto più in sofferenza. Ogni anno il soccorso alpino lombardo effettua più di mille interventi: il 2023 è stato un anno nero per la montagna lombarda: mille 369 interventi, 88 morti.

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