RIENTRA L'ALLARME MA NON PER LE VALANGHE

Strada statale 39 da Edolo ad Aprica riaperta e sfollati rientrati nelle loro abitazioni. Si sta pian piano tornando alla normalità in alta Valle Camonica, a Edolo, dove il maltempo di Pasqua ha colpito duro. Nella mattinata del lunedì di Pasquetta a causa dell'esondazione di alcuni torrenti tra via Primavera e via Nicolina sono state evacuate in via precauzionale una quindicina di persone e la strada di collegamento con l'Aprica, la statale 39 è stata chiusa al traffico dirottato sulla provinciale verso Santicolo. Già questo lunedì, numerose squadre di vigili del fuoco, ma anche gli uomini della protezione civile e i dipendenti comunali insieme agli amministratori si sono rimboccati le maniche per arginare l'emergenza e ridurre il più possibile i disagi. In posto anche uno degli elicotteri dell'elinucleo di Malpensa, il Drago 150, che ha sorvolato la zona insieme al geologo e al sindaco per verificare la situazione a monte. I danni sono ingenti e per questo verrà chiesto lo stato di calamità naturale. I vigili del fuoco hanno allestito in zona l'unità di crisi locale che ha coordinato gli oltre 40 uomini presenti arrivati dai distccamenti di Darfo, Edolo, Ponte di Legno, Lumezzane, Chiari e Aprica. "Adesso dovremo fare la conta dei danni – ha detto il sindaco Luca Masneri – ringrazio tutte le persone che si sono date da fare per far sentire meno sole le famiglie colpite dall'esondazione". Fra questi ci sono i militari della base logistica di Edolo che hanno aperto le porte per accogliere gli sfollati e per garantire pasti caldi a chi si stava prodigando per l'emergenza. A provocare l'esondazione le eccezionali piogge cadute in pochi giorni. Il maltempo non ha risparmiato neppure il comune di Malonno dove a causa di una colata di fango è stata interrotta la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo che dovrebbe riaprire nella mattinata di mercoledì. Problemi si sono registrati anche a Paisco Loveno, e come al solito non sono mancati in Val Saviore dove si sono mosse nuove colate di fango sui cantieri della provinciale 6 dove la provincia di Brescia sta realizzando i lavori di sistemazione della frana del dicembre scorso. Altri due smottamenti hanno creato problemi nel comune di Cevo isolando per qualche ora la frazione di Pozzuolo mentre resta osservata speciale la zona della Valle del Coppo nella frazione di Andrista. "Siamo un territorio a rischio – ha ribadito il sindaco Silvio Citroni – e purtroppo ogni volta che piove succedono guai. La provincia dovrebbe mettere a punto un piano risolutivo". Tante le situazioni di disagio ieri in Valle Camonica, ma non solo, perché nel tardo pomeriggio un'ulteriore ondata di maltempo con temporali e grandine ha di nuovo fatto temere il peggio. Da giovedì il tempo dovrebbe cominciare a stabilizzarsi. Intanto su tutta la Lombardia è forte anche il pericolo valanghe. I problemi riguardano soprattutto l'alta quota dove le forti nevicate degli ultimi giorni non hanno permesso al manto nevoso di stabilizzarsi. Perché questo accada ci vorranno parecchi giorni. Nelle immagini state vedendo un grosso distacco di neve che si è verificato nella mattinata di oggi in Val d'Arno nella zona della caserma Campelio. IL distacco avvenuto ad una quota di circa 2400 metri è sceso fino a 1900 metri, dimostra chiaramente come in questi giorni le condizioni sopra i 2 mila metri siano assolutamente proibitive. Il direttore del servizo bonifica montana della Comunità Montana di Valle Camonica, Gianbattista Sanglli raccomanda dunque: niente sci alpinismo, niente escursioni con la ciaspole e soprattutto niente montoslitte. Sorvolando la zona oltre al grosso distacco si notano, infatti, molte altre situazioni a rischio.

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