CARLO E I VALORI DELLA RESISTENZA
Non aveva ancora 18 anni Carlo, al secolo Bruno Fantoni, quando si unì alle Fiamme Verdi sui monti del paese dove era nato, Rogno al confine tra la Valle Camonica ed il Sebino. Era nato il 25 settembre 1926. La causa non la tradì mai, anzi, continuò a parlare di Resistenza anche dopo la guerra, divenendo testimone fra i giovani, nelle scuole, portando avanti i valori dell'ANPI e delle Fiamme Verdi. Ci ha lasciato nel gennaio del 2020 e quest'anno, in occasione del 25 aprile il suo paese lo ha voluto ricordare con una serata durante la quale è stato presentato il libro a lui dedicato dal museo della resistenza della Valsaviore a cui Bruno aveva donato i suoi libri. Il volume è stato curato da Katia Bresadola. Il racconto della vita di Bruno è stato affidato alla voce di Marco Ghizzardi. La serata ha visto intervallare la narrazione con i canti della Resistenza dei fratelli Sana che hanno voluto ricordare in modo particolare anche i sette fratelli Cervi e i 13 martiri di Lovere. Erano in tanti per ricordare Bruno, ma con lui soprattutto i valori della Resistenza, i suoi figli e i suoi nipoti, i suo compaesani, gli amici ed i compagni delle Fiamme Verdi e dell'ANPI.
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