CERVENO RIVIVE LA SANTA CRUS

L'edizione 2024 della Santa Crus di Cerveno era già stata preannunciata come indimenticabile e così è stato. Assente da dodici anni, due in più del previsto a causa della pandemia, la rappresentazione sacra decennale è tornata questa domenica 26 maggio a movimentare l'intero paese camuno che trasformandosi in un palcoscenico a cielo aperto ha così messo in scena la Passione e la morte di Cristo alla presenza di decine di migliaia di spettatori provenienti dalla Valle Camonica e oltre. L'evento tanto atteso ha coinvolto l'intera popolazione, da mesi impegnata nella realizzazione artigianale di abiti, accessori, addobbi, scenografie. Quest'anno sono stati più di 160 gli interpreti, tutti cervenesi, che ad ogni stazione hanno riprodotto le scene delle statue lignee nelle 14 Capèle del Santuario in un itinerario partito da piazza Roma con arrivo al "Golgota" quando Gesù viene issato sulla croce insieme ai due ladroni. Un grande evento di preghiera e devozione che ha preso vita grazie all'impegno della comunità, tramandato di decennio in decennio e di generazione in generazione con l’obiettivo di testimoniare la valenza religiosa e culturale che ancora rappresenta questa rievocazione. Una processione muta che si è fatta teatro popolare dove ogni figurante ha ricoperto un ruolo specifico e dove l’immedesimazione è stata totale. A seguire la rappresentazione di questa domenica, una seconda, che si svolgerà domenica 2 giugno alle 3 di notte, con un’atmosfera ancora più suggestiva

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