MAGIA AI PIEDI DELLA CONCARENA

Quando il corpo del Cristo viene staccato dalla Croce il Golgota di Cerveno, ai piedi e difronte alle vette sacre della Valle, la Concarena e il Pizzo Badile, viene illuminato dai primi raggi di sole e i soli suoni della natura accompagnano l'ultima scena della Santa Crus. Maria piange e la Maddalena accoglie in grembo il capo di Gesù. E' l'alba del 2 giugno e tutto è compiuto. E' l'ultimo atto dalla Santa Crus 2024 la sacra rappresentazione che gli abitanti del piccolo borgo camuno inscenano ogni 10 anni. Si tratta di una rara forma di teatro popolare, ovvero la rappresentazione di una via Crucis vivente che trae ispirazione dal Sacro Monte del santuario settecentesco del paese dove sono custodite le 14 stazioni lignee realizzate da Beniamino Simoni. E' un inedito la replica notturna della Santa Crus che chiude l'edizione 2024. Gli oltre 170 figuranti sono partiti alle 3 e hanno ripercorso la narrazione della Passione di Gesù Cristo. Ad accompagnare le scene i suoni della natura, ma anche i rumori della passione, quindi la narrazione, musiche e canti che vibrano nell'aria. I volti dei figuranti trasmettono il pathos e la pietas del momento, la crudeltà ed il dolore con un realismo innato. Sono al lavoro da tantissimi mesi per realizzare questo evento, bloccato due anni fa dal Covid e da domani ritorneranno alle loro occupazioni, alla vita di tutti i giorni, con la consapevolezza, come ogni volta di aver vissuto qualcosa di straordinario che ha unito la comunità. Il bilancio dell'evento è molto positivo. I partecipanti sono stati decine di migliaia sia alla prima che alla seconda rappresentazione. La regia dell'edizione 2024 è stata curata da Giacomo Andrico che ha voluto questa esperienza notturna. Praticamente l'intero paese ha partecipato all'evento, qualcosa di davvero grande e coinvolgente. Una magia che si ripete anche se quest'anno ci sono stati tanti spunti di novità. Lasciando da parte la poesia, la Santa Crus 2024 non è stata solo di Cerveno, perché per la gestione della sicurezza sono stati coinvolti gruppi di protezione civile di una buona fetta della Valle Camonica coordinate dal GiCOM della comunità montana.

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