DUBBI SULL’IDENTITÀ DELLO SCOMPARSO NELL’ADDA

Riprese le ricerche dei vigili del fuoco di Milano con il nucleo Saf (Speleo-alpinofluviale) complicate dall’attuale portata d’acqua nel canale Muzza a Cassano d’Adda, nelle quali è scomparso un venticinquenne egiziano, anche se non ci sono certezze sull’identità, non essendo stata denunciata alcuna scomparsa. Impossibile per gli uomini del Saf mettere in acqua i gommoni, limitando le ispezioni alle sponde del canale a piedi, per vedere se il corpo del venticinquenne fosse, nel frattempo, riemerso da qualche parte. Utilizzati i droni che hanno sorvolato l’intera zona, senza però ottenere risultati. A seguire le operazioni anche i carabinieri di Cassano che martedì avevano recuperato gli effetti del venticinquenne: uno zainetto con all’interno dei fogli, a quanto risulta, sarebbero moduli per l’iscrizione a una scuola, sui quali sono stati trovati nome, nazionalità e presunta residenza a Treviglio, anche se gli accertamenti svolti non confermerebbero il tutto. Ieri sul posto sono giunti anche il sindaco di Cassano, Fabio Colombo, e il presidente del Consorzio Muzza, Ettore Greghi. L’obiettivo è di limitare il più possibile l’accesso alla zona di balneazione dove sono stati apposti i cartelli di pericolo e divieto. Evidentemente, non basta visto che ancora ieri, alcuni giovani erano in zona per fare il bagno.

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