FINISCE LA FUGA DI GIACOMO BOZZOLI

Finisce la fuga di Giacomo Bozzoli. Non si trovava in Africa, né in Spagna, né in Albania. Contrariamente a tutte le ipotesi, il 39enne condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario Bozzoli avvenuto il 18 ottobre del 2015 nella fonderia di famiglia di Marcheno, è stato rintracciato dai carabinieri del comando provinciale di Brescia questo giovedì intorno alle 18.00 nella sua villa di Soiano del Lago. E' il comando stesso dei carabinieri a comunicarlo in un comunicato stampa in cui non sono contenuti ulteriori dettagli, e in cui viene data notizie dell'esecuzione della misura cautelare in carcere. Giacomo Bozzoli è quindi stato assicurato alla giustizia. Nel pomeriggio di questo giovedì gli inquirenti avevano interrogato anche il figlio di 9 anni, in Procura, in audizione protetta, il quale aveva sostanzialmente confermato le dichiarazioni della madre Antonella Colossi. Nel frattempo la Procura aveva aperto un'indagine proprio in queste ore per capire se ci siano stati complici a sostegno della latitanza, indagine che dovrà spiegare ancora molti interrogativi circa questi 11 giorni di latitanza. La compagna di Giacomo Bozzoli venerdì era tornata da sola, almeno così aveva detto, dalla Spagna, in compagnia solo del figlio minore, mentre Bozzoli aveva continuato da solo la fuga. Pare che il 30enne abbia deciso di tornare a casa e di consegnarsi alle forze dell'ordine, e qui i carabinieri lo hanno raggiunto. Interrogato in queste ore nella caserma provinciale dei carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato a Brescia, dovrà rispondere a molte domande.

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