CM E BIM: VERSO IL RINNOVO DELLE CARICHE
Anche in Valle Camonica sono in corso le trattative tra amministratori e forze politiche, per trovare la quadra su nomi e programmi e rinnovare così il governo degli enti comprensoriali. Comunità Montana e Bim vedranno a settembre il presidente uscente Sandro Bonomelli lasciare la presidenza unica, non senza prima aver chiesto a tutti sindaci, quelli freschi di elezione e quelli già in carica, se volevano entrare a fare parte del Gruppo Civico che si allarga e cambia nome: diventa il Gruppo Civico per le Autonomie. Vi hanno aderito 39 comuni su 40, ovvero tutti i sindaci camuni ad accezione, per ora di Darfo Boario Terme. A loro il presidente uscente ha sottoposto la candidatura, per raccogliere il testimone alla guida di Comunità Montana e Bim, dell’ex consigliere regionale dem, già sindaco per un decennio e rieletto sindaco di Temù a giugno, Corrado Tomasi. Non ci sono altri nomi sul tavolo e quindi la sua elezione sembra scontata, così come pare che la Lega possa aggiudicarsi la vicepresidenza della Comunità Montana. Meno scontati i nomi che comporranno la giunta degli enti e che andranno anche a ricoprire le cariche nelle società pubbliche. Così, per mettere d’accordo tutti, amministratori e forze politiche, sono scesi in campo i presidenti delle Unioni dei Comuni che insieme al presidente uscente Bonomelli stanno in questi giorni incontrando le parti per trovare la quadra, non solo sui nomi, ma anche sui punti del programma. Autonomia, Ato, idroelettrico, sono i grandi temi che tengono banco, sui quali gli amministratori sono pronti uniti, a darsi battaglia. L’appello all’unità, di unirsi in un unico gruppo, arriva anche dal segretario del Pd Pierluigi Mottinelli, che proponeva La Casa dei Comuni, in grado di interloquire con Provincia, Regione e Parlamento, nella massima rappresentatività e nell'interesse delle Comunità locali”.
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