ATTIVO L’ISPETTORATO MICOLOGICO

Fino al 31 ottobre è possibile recarsi presso gli uffici attivati dall’Ats della Montagna in diverse località della Valle Camonica e della Provincia di Sondrio, sottoporre al micologo di turno il cestino pieno di funghi raccolti nei boschi e quindi poi cucinarli con tranquillità, evitando così spiacevoli casi di intossicazione da funghi che ogni estate si verificano a causa di qualche errore in cui può incappare anche il fungaiolo più esperto. Il servizio di riconoscimento di funghi spontanei freschi permette non solo di controllare il raccolto, ma anche di chiedere al micologo consigli sulla cottura (a volte gli episodi di intossicazione derivano da funghi commestibili ma cucinati male) e sulla tossicità dei funghi, che sono una prelibatezza ma che vanno consumati con cautela. Il servizio, su appuntamento telefonico, è attivato in via Nissolina a Breno, al Consorzio Alpiaz di Montecampione il giovedì dalle 14 alle 15, il lunedì dalle 14 alle 16 in Municipio a Berzo Inferiore, il venerdì dalle 14 alle 16 a Pisogne presso l’Auser, e anche a Morbegno, Chiavenna, Tirano, Sondrio, Dongo e Bormio. All’ispettorato micologico, che è un servizio gratuito, l’Ats abbina anche il servizio di Pronta Reperibilità Micologica, che viene allertato dai Presidi ospedalieri in caso di sospetta o accertata intossicazione  da consumo di funghi. I funghi vanno presentati in cestini rigidi e forati, separati secondo le specie raccolte, soprattutto se sconosciute. I funghi devono essere freschi, puliti e in buono stato di conservazione, interi, non recisi, non frammentati, non eccessivamente raschiati o comunque privi di parti indispensabili per il loro riconoscimento. L’ispettorato rilascia una certificazione relativa al genere, alla specie e alle modalità di consumo dei funghi esaminati. I funghi mal conservati, non commestibili, tossici o peggio velenosi e mortali, verranno confiscati e distrutti dal Micologo. L’Ats ha anche diffuso alcuni consigli utili per gli amanti dei funghi: andare per boschi sempre in compagnia, con l’attrezzatura adeguata, evitando luoghi pericolosi, lasciando indicazioni sulla propria destinazione, portando sempre con sé qualcosa da mangiare e da bere e controllando sempre le previsioni meteo. Si ricorda inoltre che i funghi si staccano delicatamente dal terreno pulendoli un po’, non vanno raccolti se sono in stato di alterazione. E’ buona norma infine, non affidarsi alle credenze popolari, come quella che vuole che aglio o argento anneriscano durante la cottura di funghi velenosi, oppure che se un fungo è mangiato anche dalle lumache o altri animali del bosco allora vuol dire che è commestibile, perché possono spesso trarre in inganno.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori