DELITTO DI TERNO, INDAGATO UN PREGIUDICATO

Si cerca il movente che ha portato all’accoltellamento di Sharon Verzeni la barista 33enne vittima dell’agguato della notte tra il 29 e il 30 luglio sorso, in via Castegnate a Terno d’Isola. Al momento l’unico indagato è un pregiudicato di 76 anni che abita nella stessa via, accusato di false dichiarazioni. L’uomo compare nelle immagini dalle telecamere affacciato al balcone mentre fuma una sigaretta negli stessi istanti in cui Sharon viene accoltellata, mentre sfreccia un ciclista, non ancora identificato, che percorre contromano la strada. Il pensionato inizialmente aveva raccontato ai carabinieri di essere a letto per poi, messo però davanti alle immagini che lo mostravano girare la testa in direzione del ciclista, ha raccontato di non aver visto nulla perché operato di cataratta a entrambi gli occhi e di aver tolto l’apparecchio acustico e dunque di non aver sentito le grida di aiuto. Nella giornata di Giovedi gli uomini della Scientifica insieme a Sergio Ruocco, compagno di Sharon, che ricordiamo non è indagato, sono tornati nell’appartamento sotto sequestro di via Merelli per prelevare un oggetto. Pochi minuti per recuperare cosa, non è dato saperlo, certo è che erano a conoscenza di cosa prendere. I militari del Nucleo investigativo hanno sentito anche gli zii materni, tra cui la zia Giusi Previtali, che ha scritto la lettera lasciata sul luogo del delitto, nella quale invita chi sa a parlare. E’ toccato poi alle due colleghe del bar di Brembate, dove la 33enne lavorava e dove era stata avvicinata a Scientology, che frequentava, nella sede di Gorle, almeno una volta la settimana e aveva terminato un primo corso. A dare una svolta potrebbe essere il contenuto del telefonino della giovane dove si presume possa essere rimasta traccia di un messaggio inviato o ricevuto, anche cancellato, utile per dare una svolta alle indagini.

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