ASSUNZIONI IN LIEVE CALO IN BERGAMASCA

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66.581 assunzioni e 59.942 cessazioni di contratti di lavoro dipendente, questi i numeri registrati in bergamasca nel primo semestre di quest’anno. Rispetto all’anno precedente le nuove assunzioni hanno subito una leggera flessione (-1,8%), mentre le cessazioni sono rimaste pressoché stabili (-0,5%). Il secondo trimestre è andato complessivamente meglio del primo. Il saldo occupazionale annualizzato (giugno 2024 rispetto a giugno 2023) per l’industria è negativo (-574), con una contrazione più marcata nella manifattura (-702) che risente, a Bergamo come in Lombardia, di prospettive incerte derivanti dalla debolezza della domanda mondiale e dal rallentamento dell’industria tedesca, soprattutto nelle filiere dei prodotti in metallo, dei macchinari, dei mezzi di trasporto e della gomma-plastica. E’ ancora in crescita l’occupazione dipendente nell’edilizia con un migliaio di posizioni in più in confronto a un anno fa. La riduzione degli incentivi del superbonus è stata in parte compensata dagli investimenti finanziati dal PNRR che hanno contribuito alla crescita dei lavori di costruzione specializzati e di ingegneria civile. Nel terziario si concentra il contributo più rilevante con un rafforzamento evidente nel secondo trimestre. Il commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio, continua a mostrare segnali positivi, così come i servizi turistici, in particolare la ristorazione, e i servizi alle imprese professionali, operativi e di trasporto. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, nel primo semestre diminuiscono le assunzioni sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Nonostante ciò i saldi netti restano positivi seppur in attenuazione nel tempo indeterminato. Continua il trend di lungo periodo di aumento delle assunzioni di lavoratori stranieri, mentre calano quelle di nazionalità italiana. Attualmente, il 37,6% dei contratti di assunzione riguarda lavoratori non italiani.

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