La ricerca della droga poi la furia omicida

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Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Sara Centelleghe, la 18enne uccisa nella notte tra il 25 e il 26 ottobre nella sua casa a Costa Volpino dal 19enne Jashandeep Badhan. Nell'appartamento dove la giovane viveva con la madre gli inquirenti avrebbero trovato un sacchetto contenente 30 grammi di marijuana. L'ipotesi avanzata da chi indaga è che Badhan sia entrato nell'abitazione di Sara alla ricerca della droga che avrebbe dovuto scambiare con la cocaina con l'amica 17enne che lo aspettava fuori dal condominio come concordato tramite alcuni messaggi su Whatsapp. Badhan avrebbe quindi cercato di raggirarla attirandola fuori casa per cercare, alle sue spalle, di mettere le mani sulle droga intrufolandosi furtivamente nell'appartamento di Sara. Quella sera l’aveva infatti contattata verso mezzanotte e mezza per un presunto scambio. Quando in chat l’amica gli ha scritto che stava scendendo in ascensore, Badhan sarebbe salito per le scale dai garage sotterranei, che sono comuni ai due palazzi e giunto al terzo piano, sarebbe entrato nell’appartamento. Avrebbe iniziato a cercare per casa fino ad arrivare alla camera da letto di Sara nella quale lei stava dormendo. La 18enne si sarebbe infatti svegliata e dopo aver chiesto chi fosse avrebbe iniziato ad urlare. Dopo una prima colluttazione, con pugni Badhan ha impugnato un paio di forbici prese da un cassetto e ha ucciso come una furia la giovane Sara. Nell'interrogatorio il 19enne ha chiesto scusa, negando approcci sessuali ma senza dare una giustificazione al suo gesto. Ha ammesso, inoltre, di aver assunto hashish e alcol. Il Gip Alessia Solombrino ha convalidato l'arresto e disposto il carcere, più un periodo di osservazione psichiatrica di almeno 30 giorni.

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