Prosegue l’iter per i rifiuti di Tavernola

Due anni di lavori per delle operazioni il cui costo si aggira attorno ai 3,4 milioni di euro. Si è tenuto nelle scorse ore a Palazzo Lombardia l’incontro con tema la rimozione dei rifiuti sul lago d’Iseo. Presenti non solo i rappresentanti della Regione, del Comune di Tavernola Bergamasca e dell’Autorità di bacino dei laghi Iseo Endine e moro. Un summit convocato per discutere del documento di fattibilità, recentemente predisposto da Autorità di bacino e da Thetis srl costruzioni, in merito alla questione relativa all’accumulo di rifiuti che dagli anni Settanta si trova nel lago d’Iseo, nella zona antistante Tavernola Bergamasca. Erano presenti, oltre ai tecnici, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, il Sindaco del comune Sebino Roberto Martinelli e il presidente dell’Autorità di Bacino, Alessio Rinaldi, che hanno confermato la volontà di un impegno condiviso al fine di reperire le risorse richieste. La rimozione, secondo gli studi, è l’alternativa migliore. Le analisi svolte nei mesi scorsi dal Consiglio Nazionale delle ricerche e da Arpa avevano portato all’individuazione di due aree d’accumulo: una prima area di circa 450 metri quadri e una seconda area, più piccola, di circa 22 metri quadri. I rifiuti sono costituiti da guarnizioni e scarti di lavorazione composti da plastica, gomma e amianto. Si è evidenziata l’assenza di pericoli immediati per la salute e l’ambiente, ma il materiale è risultato non inerte e, anche per questa ragione, il gruppo di lavoro ha ritenuto la rimozione quale scelta più idonea. L’alternativa migliore tra quelle analizzate a livello operativo sarebbe una “soluzione combinata” che vedrebbe l’azione prima con operatori tecnici subacquei per i rifiuti grossolani e successivamente con la sorbonatura, una particolare tecnica di aspirazione, per i rifiuti più piccoli e i sedimenti.

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