Uccise la compagna, assolto, ma resterà nella rems

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Non era capace di intendere e volere Aimiose Osarumwense il 28 marzo dello scorso anno, quando uccise a coltellate la compagna Joy Omoragbon, 49enne anch’essa di origine nigeriana. La tragedia si consumò nell’abitazione di Cologno al Serio. La perizia, svolta dal dottor Massimo Biza ha altresì stabilito che è l’uomo è socialmente pericoloso, per queste ragioni il pm Laura Cocucci ha chiesto che l'imputato venga assolto, come vuole la legge, per via della sua incapacità mentale, ma che rimanga per 25 anni nella Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) di Castiglione delle Stiviere, Mantova. Troppo per l'avvocato Francesco Pierotti, difensore dell'imputato, che ha indicato 10 anni “per dargli un minimo di speranza”, in considerazione del fatto che sulla base delle relazioni psichiatriche, il Tribunale di sorveglianza può eventualmente decidere il prolungamento della sua permanenza. Nel 2011 il 45enne, era stato ricoverato in Psichiatria per un grave attacco psicotico. Nel 2013 aveva subito un nuovo ricovero perché aveva aggredito la compagna. Viveva una realtà dissociata. “Vedo le ombre”, disse nell'immediatezza dell’accoltellamento mortale. Lo scorso novembre aveva deciso di smettere la cura, motivo scatenante della lite, che ha portato al brutale accoltellamento. Quale possa essere l’epilogo del processo si può intuire, ma per la certezza bisognerà aspettare il 26 febbraio prossimo.

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