PERIZIA PSICHIATRICA PER CAPANO

La sera del 10 settembre dello scorso anno Vincenzo Capano, di 25 anni, uccise la madre Francesca Mesiano, 53enne invalida psichiatrica, strangolandola all'interno della loro abitazione accanto alla sede del Municipio della cittadina. Dopo l'arresto, anche in seguito al degrado ed alle condizioni in cui i due vivevano, con una sola pensione di 500 euro al mese, seguiti anche dai servizi sociali del comune, Capano, che soffre di schizofrenia, venne dichiarato incapace di intendere e volere nel momento in cui uccise la madre. Ma per il medico legale nominato dalla Procura il giovane era parzialmente capace. Per tutti e tre i consulenti era comunque socialmente pericoloso. Un quadro però che non è bastato alla gup Federica Brugnara per mandare a processo il 25enne accusato di aver ucciso la madre. Al termine dell’udienza di questo mercoledì 34 novembre la gup ha così deciso di far sottoporre Capano ad una quarta perizia psichiatrica per capire il suo stato mentale il giorno dell’omicidio e se sia in grado di partecipare ad un eventuale processo. Lunedì prossimo 8 novembre la Gup conferirà l’incarico ad uno specialista che avrà poi alcuni mesi per depositare la consulenza decisiva per stabilire che strada prenderà il percorso giudiziario. Dopo la prima perizia psichiatrica, fu il gip Cristian Colombo a non credere alla tesi del perito da lui stesso nominato, che aveva pure sottolineato la necessità che Capano lasciasse il carcere per essere trasferito in una Rems, o Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza. Intervenne così, in contraddittorio, il consulente medico nominato dalla pm Roberta Panico che ravvisò nel 25enne solo un parziale vizio di mente. Ora si attende il nuovo esame.

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