CAPANO AFFETTO DA SCHIZOFRENIA

Il Giudice per le indagini preliminari Cristian Colombo ha affidato al professor Sergio Monchieri la perizia psichiatrica con la formula dell'incidente probatorio per Vincenzo Capano, il 25enne di Breno che il 10 settembre 2020 aveva ucciso la madre, Francesca Mesiano, di 53 anni. La relazione dello specialista conclude diagnosticando una schizofrenia da cui risulterebbe affetto il giovane: sarbebe, quindi, stato nelle condizioni di essere incapace di intendere e di volere. Di questo si è discusso questo mercoledì in aula alla presenza dell'indagato presso il Tribunale di Brescia. Ora tocca al sostituto procuratore, Roberta Panico, decidere se procedere o meno. L'omicidio era maturato in un contesto di grave disagio economico e di malattia, nella casa popolare di Via Ghislandi che il Comune di Breno aveva messo a disposizione della donna e del figlio che vivevano del reddito di cittadinanza e di una indennità di malattia dato che anche la vittima soffriva di problemi psichici. Vincenzo Capano quel pomeriggio senza una ragione aveva strozzato la madre, poi l'aveva vegliata per quattro ore quindi si era recato dai Carabinieri del Comando di Breno per chiedere aiuto. Dopo una notte di silenzio, passata in caserma, con il tentativo da parte degli inquirenti di farlo parlare, Vincenzo aveva confessato l'omicidio prima a uno psichiatra dell'ospedale di Esine, quindi ai militari ed al PM. Questo mercoledì in aula si è anche discusso del trasferimento in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, Rems in sigla, struttura che appare idonea al contenimento della pericolosità sociale dell'indagato che attualmente è in custodia cautelare nel carcere di Canton Mombello. Comunque lo spostamento non appare fattibile a breve termine per le lunghe liste d'attesa del centro di riferimento Rems di Castiglione delle Stiviere.

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