Luci e ombre sul nuovo codice della strada

Tutelare la sicurezza delle persone: sarebbe questa, in estrema sintesi, la filosofia del nuovo codice della strada. E' entrato in vigore a metà dicembre. Alcuni articoli, una cinquantina, quelli sulle norme di comportamento, sono stati completamente riscritti e prevedono un inasprimento delle sanzioni su alcuni comportamenti che appunto vanno a pregiudicare la sicurezza delle persone. Ne abbiamo parlato con Silvestro Bonomelli comandante della Polizia locale dell'Unione Antichi Borghi. Si parla molto della guida in stato di ebbrezza, ma in realtà, gli articoli che la riguardano non sono mutati un granché, non sul fronte delle sanzioni e neppure sui limiti alcolemici. Un articolo che invece ha subito importanti variazioni è quello che riguarda la distrazione (fra le principali cause di incidenti) alla guida, attraverso soprattutto i telefoni cellulari. Tra le novità la sospensione breve della patente. Scatta per conducenti con meno di 20 punti (quindi che hanno già commesso infrazioni) che ne commettono altre come sorpassi, mancate precedenze, uso del cellulare alla guida. La sospensione scatta immediatamente. L'articolo invece che ha avuto una riscrittura totale è il 187 che norma la guida dopo l'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Non servono più accertamenti medici, verranno utilizzati i drug test e basterà guidare con la presenza nell'organismo di sostanze stupefacenti o psicotrope per non essere in regola. E qui nasce un problema perché alcuni farmaci potrebbe contenere principi non compatibili con il codice della strada. Per questi l'applicazione di questo articolo c'è ancora molta incertezza e confusione che crea disagio anche a chi deve far rispettare le regole. Finora gli agenti degli Antichi Borghi non hanno riscontrato particolari criticità fra gli automobilisti. La polizia locale dell'Unione degli Antichi Borghi presta servizio sui sette comuni dell'Unione: Borno, Cividate Camuno, Esine, Malegno, Niardo, Ossimo, Berzo Inferiore a cui dal primo gennaio si sono aggiunti in convenzione anche i comuni di Lozio e Piancogno. I 14 operatori – di cui tre ufficiali – sono dotati, sin dal 2018, di tutti gli strumenti tecnologici necessari a svolgere il loro lavoro con più efficienza e semplicità.

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