Indagata la psichiatra di Caryl Menghetti
La mattina del 25 gennaio dello scorso anno, Caryl Menghetti era finita al pronto soccorso dell’Ospedale di Treviglio, Visitata dalla psichiatra che l’aveva in cura, veniva dimessa, dopo averle prescritto una cura farmacologica. Ora Caryl Menghetti, difesa dall’avvocato Danilo Buongiorno, deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela, mentre la psichiatra che la visitò è indagata per omicidio colposo in un fascicolo autonomo. La sera di quel 25 gennaio Caryl in preda ad un delirio, erroneamente convinta che il marito Diego Rota 55 anni, appartenesse a una setta di pedofili e che per questo la figlioletta fosse in pericolo, impugnò un coltello, nella loro villetta a Martinengo, uccidendolo con 17 fendenti. In quei momenti, la donna, era totalmente incapace di intendere e volere, ma è in grado di stare in giudizio. Questo quanto stabilito gli psichiatri Sergio Monchieri e Francesca Bettini, periti del gup. Ora, come detto, la psichiatra è indagata per omicidio colposo. Il gup aveva infatti disposto il rinvio a giudizio di Caryl Menghetti e nel contempo aveva ordinato la trasmissione degli atti al pm perché valutasse l’eventuale sussistenza di responsabilità da parte dell’ospedale. Fascicolo che allo stato resta aperto in quanto sono tuttora in corso accertamenti sulla posizione della dottoressa. Ieri mattina, durante l’udienza la Corte d’assise ha disposto una nuova perizia psichiatrica, per valutare la persistenza della pericolosità sociale dell’imputata. Ieri Caryl, detenuta nella Rems di Castiglione delle Stiviere, era presente in aula. La Corte ha concesso ai familiari di poter scambiare brevi toccanti momenti con la donna.
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