Scoperta frode da 100 milioni

100 milioni di euro sottratti al fisco grazie al “lavoro” di 400 aziende, di cui 40 fittizie, con il ruolo di cartiere per emettere fatture false e 369 beneficiarie delle indebite compensazioni. La guarda di finanza di Reggio Emilia ha scoperto un'associazione per delinquere che operava su tutto il territorio nazionale con ramificazioni importanti anche in Lombardia. 179 le persone indagate raggiunte in queste ore dagli avvisi di garanzia. A carico di 87 di questo sono scattate misure preventive di sequestro di beni per quasi 70 milione di euro: beni mobili, immobili, crediti. Le indagini hanno scoperchiato i giri di un sodalizio criminale – la base a Reggio Emilia – che utilizzava fatture false per compensare i debiti tributari reali. Le aziende – a fronte del credito inesistente ceduto - pagavano una percentuale all’organizzazione. I crediti venivano in parte compensati attraverso l’istituto dell’accollo (una cessione di debito di cui il creditore non è a conoscenza), in parte ceduti attraverso la simulazione della cessione di un ramo d’azienda. Gli ingenti introiti - calcolati in circa 70 milioni di euro venivano in parte prelevati in contanti – grazie al ruolo di veri e propri “prelevatori” – in parte bonificati su conti di società estere. L'organizzazione si avvaleva anche dell'appoggio esterno di professionisti: commercialisti e notai, che al momento non sono interessati da alcuna misura. Alle operazioni e alle indagini hanno partecipato 38 reparti della Guardia di finanza che hanno operato su 28 province. Le indagini sono state condotte attraverso un'attenta disamina di documenti, l'analisi di ingenti movimentazioni bancarie, ma anche attraverso attività di intercettazioni telefoniche ha hanno permesso di ricostruire la fitta rete di rapporti personali e commerciali tra gli indagati.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori