Gianpaolo Albertoni assolto da ogni accusa

Alle prime luci dell'alba di quell'ormai lontano lunedì 26 febbraio 2018 un vero e proprio terremoto giudiziario travolse l'Unione dei Comuni delle Orobie bresciane, la cii Centrale Unica di Committenza, CUC in sigla, secondo le accuse del PM del caso, Ambrogio Cassiani, era diventata suo malgrado il volàno di appalti truccati, corruzione e aste pilotate. Secondo l'accusa, il fulcro era il sindaco dimissionario di Malonno Stefano Gelmi, unico destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere tra gli undici indagati. Il GIP Cesare Bonamartini aveva disposto gli arresti domiciliari per 3 impresari di Malonno. Stessa misura a carico di Gianpaolo Albertoni di Corteno Golgi e Morena Piloni di Edolo, dipendenti pubblici in servizio nel 2017 alla Cuc e responsabili per la procedura di gara per opere pubbliche nel Comune di Malonno. L'inchiesta condotta dal pm Ambrogio Cassiani tendeva a far luce su tre appalti, per opere da un milione di euro. ora l'intera vicenda giudiziaria, che ha coinvolto in totale 17 persone, si è conclusa ed ha visto 14 condanne, modulate in modo vario a seconda della gravità delle accuse e dei percorsi scelti dagli imputati (patteggiamento della pena e altro), Gli altri tre sono stati completamente assolti da ogni accusa. Tra essi, Gianpaolo Albertoni che, in qualità di responsabile delle procedure di gara della Cuc, ebbe 10 giorni di arresti domiciliari, oltre alla condanna al risarcimento per circa 25mila euro alle amministrazioni che sarebbero state danneggiate. A bocce ferme, pur con amarezza per i sette anni trascorsi con una mannaia sempre sopra il capo, con senso civico da dipendente pubblico che si è sempre ritenuto fedele (40 anni ed un mese per il suo Comune, 8 anni anche per l'Unione dei Comuni delle Alpi Orobie bresciane), Albertoni commenta così questo periodo difficile,ringraziando chi ha creduto in lui e gli è rimasto vicino. In questi anni Albertoni ha continuato il suo lavoro di tecnico del Comune di Corteno Golgi, occupandosi di edilizia privata e rinunciando, per ragioni di opportunità, all'edilizia pubblica, in attesa della conclusione dell'iter giudiziario a suo carico che lo ha visto completamente scagionato da ogni addebito, mentre il denaro da lui versato a scopo provvigionale alle Amministrazioni che si ritenevano danneggiate, gli è stato totalmente rimborsato proprio in questi giorni. Non solo: i suoi concittadini hanno dimostrato di credere in lui e nel suo operato, eleggendolo alla carica di capogruppo degli Alpini tre anni orsono: carica onorifica che viene assegnata sempre e solo a chi ha dimostrato di essere persona di fiducia e di specchiata onestà.

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