Muttoni ucciso per uno sguardo
Rapinare e uccidere un uomo per uno sguardo giudicato poco opportuno. Questa in sostanza la causa che ha portato alla drammatica morte di Luciano Muttoni, il 58enne trovato senza vita domenica 9 marzo, dopo essere stato massacrato di botte nella sua casa vacanze di Valbrembo. I due, un 24enne bergamasco, che già aveva affittato la camera da Muttoni e un 23enne di origine polacca, che non conosceva la vittima, avevano prenotato la camera per passare la notte con le rispettive compagne. Muttoni avrebbe accompagnato il suo futuro aguzzino e il complice in stazione a Ponte San Pietro. “Ho visto che quando eravamo in macchina guardava nello specchietto retrovisore la mia ragazza e la sua amica, come se avesse un interesse e questa cosa mi ha dato fastidio, anche se lui non le aveva fatto niente – precisa il giovane bergamasco -. Nel senso che non l’aveva molestata o altro, quindi venerdì pomeriggio mi sono organizzato per fare questa ripicca”. Contattava tramite Instagram il polacco conosciuto in una comunità, raccontando che aveva bisogno di una mano per regolare i conti con un tizio che gli doveva dei soldi e che voleva andare a casa sua a prendermeli con la forza e che se lo avesse aiutato avrebbe avuto la sua parte. Sono più o meno le 21. Lui e il complice attendono che il 58enne torni a casa, si infilano il passamontagna, trovano la porta aperta e fanno irruzione nell’appartamento mentre sta cenando. Lo minacciano intimando di consegnare tutto quello che aveva, al tentativo di reazione si scatena la furia omicida dei due, che lasciano a terra agonizzate il 58enne, dopo essersi impossessati di 50euro, un cellulare non di nuova generazione, così come l’auto appena riparata per problemi al motore. Convalidato dal gip, il fermo e la custodia cautelare in carcere. La totale assenza di valori manifestata da entrambi, precisa, rende elevato il rischio di una reiterazione dei comportamenti violenti.
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