SINDACATI, SANITA' CAMUNA IN AFFANNO

Manca il personale, almeno 50 operatori tra infermieri, tecnici sanitari, operatori di supporti e medici specialistici. Quindi il personale presente è in affanno, accomula ore di straordinario e di ferie. Di conseguenza le liste d'attesa si allungano e la mobilità passiva aumenta. Questa la situazione della sanità camuna secondo i segretari generali e di categoria di Ggil Cisl Uil, che hanno proclamato la stato di mobilitazione dei lavoratori, che avverrà senza interferire con i servizi ai cittadini ma con l'intento di smuovere una situazione secondo i sindacati, cristallizzata. I problemi della sanità sanità camuna, sarebbero stati acuiti da quello che i sindacati definiscono, il fallimento della riforma sanitaria che non ha previsto come promesso, le risorse aggiuntive necessarie ad sanità di montagna come quella camuna e avrebbe portato, con la nascita dell'ATS, ad una ulteriore riduzione del personale e ad una confusione nella messa in atto della riforma stessa. Il sistema insomma starebbe funzionando bene solo per l'abnegazione dei lavoratori, che non potranno però resistere per molto. Il messaggio è rivolto alla Regione, perchè provveda a stanziare le risorse necessarie a risolvere l'emergenza organici, almeno 1 mln di euro e per riorganizzare i nuovi servizi per passare dalla cura di paziente in ospedale, alla presa in carico del paziente cronico sul territorio. Un messaggio per l'utilizzo delle risorse in modo più equilibrato ed efficiente è rivolto anche all'ASST, soprattutto per quanto riguarda l'ospedale di Edolo che sarebbe l'esempio di una sanità 0.1 anziché 4.0. Ma il messaggio è rivolto ai sindaci camuni, troppo impegnati nella corsa ad una poltrona ora che è aperta la campagna elettorale, per preoccuparsi del fatto che la Valle Camonica serebbe diventata la periferia della Milano, ovvero la periferie di Sondrio che a sua volta è la periferia di Milano. Un tema che riguarda tutti i cittadini che non hanno alternative alla sanità pubbliche non esistendo in valle una concorrenza privata e che è determinante nello sviluppo anche economico della valle stessa.

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