TERZO SALTO E COMUNI, E' GUERRA APERTA
E' guerra aperta tra la Tassara Terzo Salto Srl e i comuni di Berzo Inferiore, Esine e Bienno. Le ordinanze comunali, emesse nell'agosto del 2018, che obbligavano la società idroelettrica ad attivare gli spillamenti per immettere nuova acqua nel Grigna prosciugato, hanno avuto come risposta il ricorso, da parte di Terzo Salto, al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma per ottenere l'annullamento delle ordinanze. Non solo: la società ora chiede l'annullamento della Convenzione sottoscritta con i tre comuni nel 1999: un documento che obbliga la società, a fronte dell'utilizzo di un bene pubblico come l'acqua, a corrispondere ai comuni parte delle risorse ricavate. L'annullamento dell'accordo quindi non solo toglierebbe dalle casse dei comuni risorse importanti, ma se non ritenuto valido, poiché la Terzo Salto ne contesta la forma, potrebbe obbligare i comuni a restituire le somme ricevute dal 99 fino ad oggi, pari a circa 8 mln di euro. Ma non è finita: annullare la Convenzione significa annullare anche l'accordo per cui nel 2029 la centrale idroelettrica deve passare ai tre Comuni. Oltre al danno quindi, (in questo caso un danno ambientale sotto gli occhi di tutti) anche la beffa per i sindaci che rischiano di pagare le conseguenze solo per aver chiesto alla società di rispettare gli impegni presi proprio in quella convenzione, in cui, per per ottenere la Valutazione di Impatto Ambientale e il rilascio della Concessione per lo sfruttamento idroelettrico, la Terzo Salto si impegnava a rilasciare un corretto quantitativo di acqua e a monitorare i parametri ambientali. Impegni disattesi anche a fronte del fatto che nella convenzione non ci sono penali o clausole di salvaguardia a favore dei Comuni in caso di inadempienza. I Comuni hanno quindi le mani legate e, ordinanze a parte, possono ora solo rivolgersi alla Regione perché applichi l'articolo 38 del regolamento regionale che stabilisce che in caso di mancato rispetto del rilascio minimo vitale, la concessione può essere revocata. I comuni si opporranno quindi al ricorso presentato al Tribunale delle Acque Pubbliche da Terzo Salto contro le ordinanze comunali ma intendono anche promuovere un nuovo procedimento nei confronti della società per chiedere, di nuovo, che gli accordi vengano rispettati. Sono in corso inoltre indagini geologiche ed ambientali a Esine per capire se i recenti fenomeni carsici siano in qualche modo legati alle condizioni in cui versa il fiume Grigna.
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