MASSIMA ALLERTA VALANGHE

Il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali di Regione Lombardia ha emesso ieri alle 13.45 un'allerta di Protezione Civile numero 2019.219 sul rischio valanghe con allerta arancione sulle montagne lombarde, con particolare riferimento a quelle bresciane e bergamasche. Nelle ultime 24 ore oltre 2.000 metri di quota la neve è caduta abbondante con un ulteriore spessore che va dai 40 ai 60 sulle cime ai confini con la Svizzera, dai 20 ai 40 cm su Retiche Orientali e Adamello. Questa situazione di estrema variabilità meteorologica sulle alpi e prealpi lombarde ha portato oltre il limite boschivo alla creazione di evidenti estesi accumuli e lastroni da vento poco consolidati alla neve vecchia; alle quote medio-basse il sovraccarico della neve fresca e la pioggia hanno fortemente indebolito le resistenze e appesantito il manto nevoso, riattivandone il suo scorrimento basale. Il distacco di nuovi lastroni di media o debole coesione, diffusi sulla maggior parte dei pendii ripidi, è probabile ed è favorito dalla sollecitazione di singoli escursionisti. Le valanghe potranno quindi assumere dimensioni da grandi a molto grandi interessando i percorsi abituali. Alle fasce medio-basse, il manto nevoso, soggetto al sovraccarico, potrà indebolirsi e riattivare il movimento di masse nevose per l'intero spessore con distacchi di fondo di grandi dimensioni. Il personale addetto al monitoraggio sta effettuando puntuale valutazione per eventuali misure di protezione. Visto l'affollamento di impianti e piste, dove le stazioni sciistiche sono riuscite in tempo ad aprire, dopo l'ultima ondata di maltempo, gli escursionisti in montagna, i centri abitati e le vie di comunicazione possono essere a rischio caduta valanghe. Anche gli scaricamenti poco estesi possono trascinare volumi di neve capaci di provocare danni significativi. Regione Lombardia invita le Amministrazioni Locali ad intensificare l’attività di monitoraggio e l’attuazione di tutte le misure previste nella Pianificazione di Emergenza locale, a valutare l’eventuale necessità di chiusura o divieto di transito delle strade di competenza ad elevato rischio valanghe e ad informare la popolazione residente e quella transitante del possibile rischio. Ovviamente, l'invito deve coinvolgere tutti gli utenti della montagna perché adottino il criterio di prudenza e responsabilità personale sulla condotta da tenere sulle piste ricordando che il fuori pista in questi casi è fortemente sconsigliato.

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