5 A GIUDIZIO PER LA MORTE DI NADIA
Al termine dell’udienza preliminare per l'omicidio di Nadia Pulvirenti, avvenuto il 24 gennaio 2017 all'interno della struttura per la riabilitazione psichiatrica “Cascina Clarabella” di Clusane d'Iseo, i il gup Alberto Pavan ha rinviato a giudizio cinque persone. Il prossimo 15 ottobre, finiranno a giudizio con l'accusa di omicidio colposo Andrea Materzanini, direttore del Dipartimento di salute mentale di Iseo, Giorgio Callea, responsabile del Centro Psico Sociale di Iseo, Annalisa Guerrini, psichiatra e responsabile del Cps di Rovato, Claudio Vavassori, presidente del Consiglio di amministrazione della Diogene, società cooperativa e datore di lavoro di Nadia Pulvirenti e Laura Fogliata, medico componente della Cooperativa Diogene. La mattina del 24 gennaio di tre anni fa all’interno della Cascina Clarabella Abderrahim El Mouckhtari, paziente 58enne di origini marocchine che era in cura nella struttura, che abitava in uno degli appartamenti di residenzialità leggera, colto da un improvviso raptus aveva ucciso la sua terapista a coltellate. Per la sua incapacità di intendere e volere non è stato processato. Ora, a tre anni dal delitto, la famiglia Pulvirenti potrà avere una risposta sulla sicurezza per gli operatori di una struttura molto delicata e per certi versi con componenti di rischio legate alle patologie degli ospiti psichiatrici. L'avvocato della famiglia Pulvirenti assicura che da parte dei suoi assistiti non vi è alcun pregiudizio, ma solo la volontà di conoscere la verità e in particolare di sapere se sono stati commessi errori che si dovevano e potevano evitare.
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