FORGE, COME SI LAVORA NELLA FASE DUE
Più dipendenti ha un'azienda e maggiore è il rischio per i lavoratori di contrarre il Coronavirus. Così nelle grandi aziende, come Forge Monchieri di Cividate Camuno dove lavorano circa 150 persone, i protocolli anti contagio sono diventati parte integrante della giornata lavorativa e il Coronavirus ha portato ad alcune modifiche nel modo di lavorare degli operai. Alcuni cambiamenti richiedono poco sforzo, come disinfettarsi le mani e indossare la mascherina, altri richiedono uno sforzo maggiore nell'abbracciare le possibilità offerta dalla tecnologia e dal telelavoro. Ma il lavoro manuale in azienda resta perché le macchine non funzionano da sole e la tecnologia non può sostituire l'uomo. Così gli operai all'ingresso devono essere sottoposti alla misurazione della temperatura e le aziende si stanno attrezzando con rilevatori laser. E' fondamentale per le aziende prestare particolare attenzione al rientro di un dipendente dopo la quarantena o la malattia: in presenza di tampone bisogna presentare la cerficazione di avvenuta negativizzazione, in assenza di un tampone viene coinvolto il medico di base per capire se la persona può rientrare senza rischi, in presenza di sintomi influenzali scatta naturalmente la segnalazione all'Ats e l'obbligo di stare a casa, anche nel caso di contatti con persone positive negli ultimi 14 giorni. Il ritorno alla normalità, dicono gli esperti, è ancora lontano, ma le aziende che hanno commesse importanti da rispettare e posti di lavoro da salvaguardare, non possono lasciarsi fermare dal Coronavirus e perché questo non accada, serve il massimo rigore nel rispetto delle regole.
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